Roma 12/04/2016, Stazione termini “Binario ’95”, Via Marsala 95 – Roma
Ordine del giorno:
Don Armando Zappolini apre l’incontro partendo dal punto uno dell’ordine del giorno. Si rilevano alcune criticità: in primo luogo, non sono ancora stati redatti, e tantomeno emanati, i decreti attuativi che regolamenteranno nel dettaglio il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo previsto nella legge di stabilità; in secondo luogo, sembrerebbe che i soldi relativi al fondo di 50 milioni di euro istituito dalla legge di stabilità non siano ancora arrivati ai Sert e alle strutture del privato sociale. In merito a questo secondo punto, si sa che le Regioni hanno stabilito il criterio della popolazione residente come misura per suddividersi i soldi disponibili. La discussione continuerà in una prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni.
Per quanto riguarda il secondo punto all’ordine del giorno, si suggerisce da più parti che, nella riunione del giorno dopo dell’Osservatorio nazionale contro il gioco d’azzardo patologico, Matteo Iori (componente dell’organismo insieme ad altri due rappresentanti della Campagna quali Paolo Merello e Pietro D’Egidio) sottolinei il fatto che le Regioni stabiliscano delle linee guida per la ripartizione del fondo di 50 milioni nelle diverse macro-aree (prevenzione, formazione, cura, ricerca…) in modo da non avere, come spesso accade, decisioni del tutto diverse da una regione all’altra. Inoltre, si chiede a Iori di rimarcare l’opportunità di servizi di cura dedicati per i giocatori patologici e l’importanza della prevenzione. Inoltre, sarebbe auspicabile che le Regioni rendicontassero, in modo pubblico, come sono stati spesi i soldi ricevuti.
In merito alla ripartizione vincolata dei fondi per le diverse macro-aree e alla rendicontazione si coinvolgeranno i parlamentari più vicini in modo tale che venga prodotto un atto di indirizzo rivolto alle Regioni.
Si evidenzia, infine, la quasi totale assenza della parte sociale nella composizione dell’Osservatorio. A tal fine si decide che la Campagna, ma anche alcune grandi associazioni e i sindacati potranno chiedere un’audizione presso tale struttura per far sentire il proprio punto di vista sulla questione azzardo.
Successivamente don Zappolini comunica ai presenti la nomina di Filippo Torrigiani a consulente della Commissione parlamentare antimafia.
Torrigiani afferma che la Commissione antimafia è realmente interessata ad analizzare il fenomeno gioco d’azzardo/criminalità organizzata. Si sta lavorando a un documento sull’infiltrazione mafiosa che dovrebbe, poi, essere una base per una proposta di legge. È sua intenzione promuovere una ricerca per determinare quanto costa allo Stato il contrasto alla criminalità dedita al gioco d’azzardo. Inoltre, Torrigiani ritiene che sarebbe fondamentale determinare, a livello territoriale (provinciale, regionale) un piano di sostenibilità del gioco d’azzardo, coinvolgendo tutti gli attori interessati, che potrebbero così coordinare al meglio la propria azione. Si dovrebbe puntare a una riduzione dell’offerta di giochi sul territorio, penalizzando questa volta gli esercenti finali. A suo avviso per contrastare il riciclaggio sarebbe cruciale introdurre l’obbligo, per i giocatori, dell’uso del codice fiscale. Infine, Torrigiani sottolinea che ridurre il numero di slot senza toccare le vlt è stata una decisione improvvida perché proprio questi ultimi apparecchi creano maggiormente dipendenza.
Matteo Iori, a tal proposito, afferma che sarebbe importante presidiare la realizzazione dei nuovi software per slot e vlt, perché questo incide fortemente sui rischi di dipendenza. La politica non lo sta facendo.
Si passa, poi, al terzo punto all’ordine del giorno. Don Zappolini legge il documento predisposto da SlotMob in vista della loro iniziativa nazionale del 7 maggio.
Carlo Cefaloni lo ha mandato a don Zappolini chiedendo alla Campagna di partecipare a un Forum, con tutte le altre aggregazioni della società civile impegnate sulla questione azzardo, a partire proprio dal testo del documento.
Don Zappolini rileva che, nel testo originario, c’era una frase piuttosto sgradevole in cui si faceva intendere che c’era qualcuno che si avvantaggiava dal fatto che ci fossero persone dipendenti dal gioco d’azzardo. Su richiesta del portavoce di Mettiamoci in gioco tale frase è stata modificata.
Alla fine della discussione, si decide di:
Per quanto riguarda il punto quattro all’ordine del giorno, don Zappolini comunica che, il 27 aprile, nascerà ufficialmente il Coordinamento regionale Basilicata, già attivo informalmente da qualche tempo. Si invitano tutte le organizzazioni che hanno referenti locali in Basilicata a dare loro notizia dell’evento affinché partecipino.
In Molise, poi, si sta per individuare una data che segnerà la nascita del coordinamento regionale attraverso un evento pubblico a Campobasso.
Si decide di organizzare un incontro del Comitato nazionale della campagna con i coordinamenti regionali il giorno stesso della conferenza stampa di cui sopra, nel pomeriggio.
Iori, successivamente, presenta l’iniziativa di un vademecum per familiari di giocatori patologici realizzata dalla sua organizzazione, il Centro sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia, con la banca Bper. Il 17 maggio, alle ore 13.00, a Montecitorio, il vademecum verrà presentato alla stampa e a tutti i soggetti interessati. Anche la Campagna risulta tra i sostenitori dell’iniziativa.
La segreteria della Campagna invierà l’invito a tutti i componenti del Comitato nazionale.
Valentina Roversi, poi, spiega il senso e gli obiettivi di un’iniziativa di monitoraggio e analisi interna sul coinvolgimento dei propri affiliati nel gioco d’azzardo avviata dall’Arci. Il problema esiste soprattutto in Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna. L’iniziativa è parte di un percorso di “de-slottizzazione” dei circoli. A breve saranno disponibili i dati completi della ricerca.
Mariano Bottaccio, infine, comunica che alcune sale cinematografiche collegate ai salesiani proietteranno il nostro spot nei loro locali. È intenzione dell’Ufficio comunicazione della Campagna avanzare la stessa proposta a tutti i circuiti di sale cinematografiche attivi in Italia. A breve la richiesta ufficiale verrà inoltrata al circuito a cui aderiscono i circoli Arci.