Terza Età, Istruzioni per l’uso: Il Declino Cognitivo
Terza Età, Istruzioni per l'uso: Il Declino Cognitivo – Ada Nazionale
Continua la nostra rubrica “Terza Eta’, Istruzioni per L’Uso” a cura del Dott. Francesco Loretucci, oggi un focus sul declino cognitivo.
IL Declino cognitivo
Per declino cognitivo si intende il deterioramento delle capacità intellettive tali da interferire con le normali attività quotidiane. Le cellule nervose possono andare incontro ad un processo di invecchiamento precoce riducendo la funzionalità di alcune aree del cervello deputate alla vita di relazione. Questi cambiamenti possono causare la perdita di una o più funzioni cognitive portando il soggetto a manifestare sintomi clinici evidenti quali la perdita di memoria, problemi di linguaggio, apprendimento, funzioni esecutive, attenzione e cognizione sociale. Per questi motivi, per prevenire la demenza senile, è molto importante mantenere un cervello sempre attivo seguendo le ormai da tempo evidenziate regole di prevenzione. Si suggerisce di condurre uno stile di vita attivo seguendo una regolare attività fisica esercitandosi inoltre, preferibilmente in compagnia, in giochi di memoria, calcolo e logica. Il declino cognitivo, in considerazione dell’alta percentuale degli anziani che caratterizzano la popolazione mondiale, è diventato un problema sanitario importante sia da prevenire che da curare. Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) ha ideato e promosso il concetto di ”Invecchiamento Attivo”. Si tratta di una idea innovativa secondo la quale gli individui, specie quelli in età avanzata, devono gestire in maniera proattiva il proprio vivere quotidiano con l’intento di migliorare la qualità della propria vita dal punto di vista fisico, psichico e sociale. Tutti gli studi recenti dimostrano che il declino cognitivo è associato ai seguenti specifici fattori di rischio:
a) Alimentazione non salutare
b) Stile di vita sedentario
c) Alcool e fumo
d) Ipertensione
e) Ipercolesterolemia
f) Diabete
g) Obesità
h) Depressione
i) Isolamento sociale
Avere una particolare attenzione al loro controllo contribuisce sicuramente alla prevenzione di molte gravi patologie croniche invalidanti.
Come esercitare la memoria
E’ possibile mantenere allenato il cervello e le conseguenti abilità cognitive adottando semplici strategie mirate che, oltre a prevenire ed invertire il declino cognitivo, possono migliorare altri aspetti della vita quali le attività quotidiane, la socialità e la capacità di gestirsi in autonomia. Come l’esercizio fisico rafforza i muscoli del corpo così i giochi di memoria possono aumentare le capacità cerebrali e mnemoniche a qualsiasi età. I più diffusi sono i giochi da tavolo quali le carte, dama e scacchi, puzzle, giochi enigmistici, giochi con le parole, giochi con in numeri, ricerca degli oggetti scomparsi e delle differenze, tombola etc. Si può inoltre, ad esempio, coinvolgere facilmente un anziano stimolandolo ad imparare a memoria la lista della spesa prima di andare al supermercato o a ricordare le parole di una vecchia canzone. Per esercitare la memoria a lungo termine, l’uso di un vecchio album di fotografie, che permetta di rievocare i soggetti inquadrati, riesce quasi sempre a suscitare una grande emozione associata al ricordo di quanto riconosciuto. Per chi ha una buona alfabetizzazione informatica l’uso dei videogiochi accessibili in rete, mirati all’allenamento della memoria, può alimentare anche il desiderio di accrescere le proprie capacità sul web.