Terza Età, istruzioni per l’uso: Consigli per i Caregiver
Terza Età, istruzioni per l'uso: Consigli per i Caregiver – Ada Nazionale
Continua la rubrica Terza età istruzioni per l’uso a cura del Dottor Francesco Loretucci. Oggi qualche consiglio per i caregivers.
Consigli per i Caregiver
In un precedente articolo è stata trattata la figura del caregiver sottolineando come siano tante la difficoltà da affrontare nell’assistenza sociosanitaria di un congiunto. L’argomento ha suscitato interesse nei lettori perché molte persone si sono riconosciute in questo ruolo sempre più presente nelle famiglie che ospitano anziani. Sono state quindi condivise le complicazioni comportamentali e il disagio psichico di chi improvvisamente si trova ad occuparsi delle necessità quotidiane di un soggetto che non è più in grado di provvedere a se stesso. Che si tratti di un caregiver familiare o professionale, questo ruolo comporta molte sfide nella vita di una persona. I primi passi sono essenziali. Il passaggio a questa posizione può essere difficile e solo l’esperienza acquisita può attenuare l’ansia del nuovo ruolo. I consigli che seguono sono tratti da lavori sul tema da parte di professionisti sociosanitari che lavorano da anni nel prevenire lo stress e la depressione dei caregiver. (Il libro del Caregiver- Farmoderm)
Ritagliati sempre del tempo per te
Per prendersi cura di qualcun altro, bisogna prendersi prima cura di se stessi. Ritagliati del tempo ogni settimana in modo che diventi una routine ed una priorità. Non devi sentirti in colpa se dedichi tempo a te stesso. Altrimenti rischi di stancarti mentalmente e fisicamente.
Gareth, Ceo di The Careside
Ritagliati del tempo tra le attività di cura
Assicuratevi di prendervi cura di voi stessi durante la giornata bevendo acqua o succhi di frutta a sufficienza. Mangiate cibi sani e, quando è possibile, meditate per 10-15 minuti durante il lavoro di assistenza. Fate un mezz’ora di esercizio fisico nella giornata e scrivete la sera i vostri sentimenti su un diario.
Mary, Scritticet
Non lasciare che il senso di colpa ti impedisca di fare pause
E’ normale avere il bisogno di una pausa. Può capitare di assistere un parente malato terminale e di avere paura di allontanarsi da lui. Tuttavia la dolorosa realtà è che la persona di cui vi prendete cura non sarà sempre con voi. Se tutta la vostra vita ruota principalmente intorno a lui sarete persi quando se ne andrà. Dovete assicurarvi di mantenere una vita che volete continuare a vivere anche quando non avranno più bisogno di voi.
Nance, Risoluzione dei Conflitti Coach
Non avete paura a dire “NO”
Datevi il permesso anche di dire no. Che si tratti di dormire fino a tardi (no alla sveglia) o semplicemente spegnere il telefono o il computer. I semplici atti di rilassarsi, lasciarsi andare e godersi il momento sono i migliori regali che si possono fare a se stessi.
Paige, CEO di Mavens
Prestate particolare attenzione ai segnali del vostro corpo e della vostra mente
Prestate attenzione al vostro corpo, alla vostra mente, alle emozioni e al comportamento. Bisogna fermarsi prima di essere sfiniti. I sintomi da osservare a livello somatico sono: mal di testa, disturbi gastrointestinali, tremori. A livello mentale e comportamentale si possono presentare irritabilità, perdita di calma, depressione e aumento dell’ansia, incapacità a concentrarsi.
Iris Consulente per la Salute ed il sostegno ai Caregiver
Non sentitevi frustrati se dovete continuare a ripetere
Quando ci si prende cura di una persona affetta da demenza, in particolare di una persona cara, è possibile che questa incominci a ricordare cose sbagliate. Potreste sentirvi ansiosi ed iniziare a discutere. Non fatelo. E’ inutile negare. Accettate le cose così come sono.
Ilda, Infermiera e fondatrice di Polipom
Sentite tutto
Trovate la gioia nelle piccole cose. Sentite il male quando le cose non vanno bene. Sentite tutto ma non combattetelo.
Alexandra, Coordinatrice Infermieristica
Non cercate di controllare ogni singola cosa
Alcune cose non devono essere affrontate da voi ma da altre figure professionali. Per la vostra sanità mentale, non preoccupatevi di tutte le piccole cose.
Alexandra, Coordinatrice Infermieristica