Terza Eta’, Istruzioni per l’uso : L’Anziano alla Guida
Terza Eta', Istruzioni per l'uso : L'Anziano alla Guida – Ada Nazionale
Continua la nostra rubrica “terza età, istruzioni per l’uso" a cura del Dottor Francesco Loretucci, oggi un focus sull’anziano alla guida.
Con l’avanzare dell’età per gli anziani aumenta la paura di perdere la propria autonomia non possedendo più le capacità tecnico pratiche necessarie per guidare la propria auto. Il possesso della patente infatti fornisce sia la libertà di muoversi che l’indipendenza personale, favorendo così quei rapporti sociali che sono necessari per una buona vita di relazione.
Molteplici sono i fattori correlati all’età che possono diminuire le prestazioni di un automobilista. Tra questi citiamo i rallentamenti dei tempi di reazione di fronte ad eventi improvvisi, i disturbi visivi, i cognitivi e quelli muscolari. I tassi di incidenti infatti iniziano ad aumentare dopo i 70 anni di età con l’incremento più rapido dopo gli 80.
La guida comporta l’esecuzione precisa di attività simultanee quali ad esempio frenare, sterzare, cambiare, guardare avanti dando un’occhiata a destra e sinistra. Queste operazioni richiedono diverse qualità tra cui:
Coordinazione
Rapidi tempi di reazione
Lucidità mentale
Attenzione e concentrazione
Buone capacità di programmazione e capacità decisionali
Forza muscolare adeguata
Buon coordinamento della parte superiore del corpo (busto, spalle e collo)
Buona sensibilità di gambe e piedi
Buone capacità visive ed uditive
La carenza di uno qualsiasi di questi requisiti influenza notevolmente le prestazioni di guida. Diverse possono essere le cause. L’invecchiamento in sé di solito si traduce in un calo graduale della forza, della coordinazione, dei tempi di reazione, della capacità di concentrazione, della vista e dell’udito. Gli anziani possono avere meno capacità di resistenza ed affaticarsi più velocemente soprattutto in situazioni che richiedono molta concentrazione rispetto a stimoli diversi.
Le malattie più comuni nella senescenza possono essere molto insidiose per chi guida. Ad esempio i livelli glicemici nelle persone che soffrono di diabete possono innalzarsi o abbassarsi eccessivamente. Tali variazioni possono interferire con la lucidità di pensiero, l’attenzione, la concentrazione mentale, la vista e la sensibilità ai piedi. I conducenti affetti da demenza lieve possono avere scarsa capacità di giudizio, scarsa memoria e tempi di reazione lenti. Anche quando la malattia è alle fasi iniziali possono
perdersi o confondersi nel traffico intenso. L’artrite causa dolore e rigidità articolari, limitando la gamma dei movimenti e interferendo con la capacità di azionare i comandi di un veicolo. Il glaucoma e la degenerazione maculare sono patologie dell’occhio che comportano problemi quando si guida all’imbrunire o di notte, la cataratta può causare l’abbagliamento con il sopraggiungere dei fari o dei lampioni.
Molti anziani assumono farmaci che possono causare effetti collaterali. Tali effetti possono includere sonnolenza, vertigini, stato confusionale ed altri sintomi che disturbano la guida. E’ importante ricordare che questi effetti possono essere causati dai farmaci acquistati sia con ricetta medica sia senza necessità di prescrizione (da banco).
Lo stress soprattutto quando si procede in zone sconosciute o nel traffico intenso, può contribuire alle difficoltà alla guida. Anche l’affaticamento e la distrazione diminuiscono le capacità. L’uso di un cellulare o lo scambio di messaggi aumentano il rischio di incidenti. Sebbene tutti i conducenti debbano evitare queste distrazioni gli anziani sono particolarmente vulnerabili a causa dei cambiamenti correlati all’età o al declino dell’attenzione e delle capacità di fare più cose contemporaneamente.
Molte persone, con il passare degli anni iniziano ad autoregolare la propria guida evitando di condurre gli autoveicoli nelle ore notturne, i lunghi viaggi in autostrada, gli incroci pericolosi ed i comportamenti particolarmente rischiosi come l’alta velocità o lo stare troppo vicini al veicolo precedente.
Una decisione sulla guida
In un certo momento della vita la maggior parte dei conducenti anziani deve decidere se sia sicuro o no continuare a guidare. Constatare di non avere più le competenze per farlo può rappresentare per il soggetto sicuramente un evento traumatico. Per la maggior parte delle persone significa la perdita della libertà e della propria indipendenza. E’ molto importante sostenere ed aiutare chi deve smettere trovando insieme a lui delle alternative accettabili che gli consentano di continuare ad occuparsi delle proprie attività giornaliere. A volte il medico di famiglia o un famigliare si rende conto che per il paziente o il parente è giunto il momento di “consegnare le chiavi dell’automobile”. Affrontare e risolvere serenamente questo problema è sempre difficile, ma ignorarlo può portare a situazioni pericolose. Vi possono essere alcuni passi pratici che possono aiutare come:
Coinvolgere il medico di base, i parenti e gli amici per facilitare la decisione
Aiutare le persone offrendo loro altri modi per spostarsi
Verificare l’eventuale presenza di servizi di guida pubblici o privati di guida e consegna a domicilio
Molte delle nostre sedi territoriali dell’ADA svolgono gratuitamente servizi di accompagno per anziani impossibilitati a muoversi con i propri mezzi. Per fare la spesa, per recarsi dal dottore o sottoporsi a visite specialistiche ospedaliere, per frequentare gli amici o la Chiesa, i nostri volontari offrono la loro opera giornalmente con grande impegno ricevendo oltre a manifestazioni di affetto e gratitudine grandi incoraggiamenti ad ampliare i servizi.